Presepe 2024, l’artigiana casearia simbolo della qualità Made in Italy

È stata consegnata oggi ai Vescovi delle Diocesi della provincia di Caserta la statuina del Presepe 2024, realizzata nell’ambito dell’iniziativa promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti. Questo progetto, che si rinnova ogni anno, punta a inserire nel tradizionale Presepe figure che siano rappresentative del presente e del futuro, unendo tradizione e innovazione.

Quest’anno, la protagonista è un’artigiana del settore caseario, emblema della qualità e dell’eccellenza del cibo made in Italy. La statuina, realizzata in cartapesta dal maestro presepista Claudio Riso, esprime cura, passione e attenzione ai dettagli: dalla selezione delle materie prime al controllo dei processi di lavorazione, fino alla tracciabilità e alla certificazione dei prodotti. Rappresenta così l’intelligenza artigiana che fa grande il nostro Paese, rispettando l’uomo e l’ambiente.

«Con la statuina del pastore di quest’anno abbiamo voluto portare nel Presepe un simbolo della qualità manifatturiera made in Italy, del bello, buono e ben fatto in Italia. Il Presepe non è solo una rappresentazione della nascita di Gesù, ma anche uno specchio della realtà quotidiana, in cui trovano posto figure che raccontano le nostre tradizioni, i mestieri e i valori che ci contraddistinguono», ha dichiarato Luca Pietroluongo, segretario di Confartigianato Caserta.

Il progetto, che si svolge sotto l’egida del Manifesto di Assisi e con l’affiancamento della Fondazione Fratelli Tutti, vuole essere un contributo alla diffusione della narrazione gentile e inclusiva che il Presepe rappresenta. Ogni anno, infatti, viene introdotta una nuova figura che arricchisce questa tradizione millenaria: nel 2020 l’infermiera, nel 2021 l’imprenditore digitale, nel 2022 la florovivaista, nel 2023 il maestro imprenditore con il suo apprendista, e ora, nel 2024, l’artigiana casearia.

Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti ribadiscono il loro impegno a valorizzare le eccellenze italiane e a promuovere una visione del futuro che metta al centro le persone, il territorio e la sostenibilità. Una narrazione che, attraverso il Presepe, diventa patrimonio condiviso e ispirazione per il domani.